Sentiamo e leggiamo notizie che parlano di violenze sessuali, di stupro e BRANCO. Non sempre ai ragazzi è chiara l’entità della responsabilità all’interno di un gruppo, perché nessuno la spiega, a casa come a scuola.
A molti il gruppo sembra qualcosa di ASTRATTO in cui l’individuo si annulla, prende un’altra forma, e quindi anche la responsabilità individuale appare ridimensionata.
Ma la responsabilità in un gruppo non è cosa astratta.
Nel branco c’è una somma di responsabilità individuali che amplifica l’effetto dell’azione di ogni singolo partecipante. Dico PARTECIPANTE perché il branco è formato da persone che PARTECIPANO ad un’azione, con la propria testa e con il proprio corpo.
La legge riconosce come AGGRAVANTE il compimento di uno stupro all’interno di un gruppo proprio perché una violenza di gruppo ne amplifica la ferocia, il dolore e l’umiliazione inflitti.
Ma è facendo i conti con la legge che molti ragazzi divengono consapevoli della propria responsabilità, morale e sociale, uno per uno.
Non sarebbe bene capirlo prima?
Non sarebbe meglio capire prima che ogni cosa che fai ti rappresenta, sia da solo che con altri?
Che anche in ogni atto di violenza CI SEI PER PRIMO TU, tu soltanto, e poi ci sono ANCHE gli altri.
Una persona non la stupra il gruppo, la stupri tu.
E dunque TU PER PRIMO PUOI DECIDERE DI NON FARLO, di fermare gli altri e di andare a DENUNCIARE chi lo fa o lo ha fatto.
In quello che fai o non fai, decidi chi sei.