progetto e testo di Cristina Obber
illustrazioni di Silvia Vittoria Vinciguerra
2019, Ed. Settenove
AcquistaGIRO GIROTONDO è stato presentato in Senato, nella Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani, con la presenza della responsabile diritti umani ed educazione di Amnesty International Italia Francesca Cesarotti e i genitori di Michele Ruffino e di Carolina Picchio, vittime adolescenti di bullismo.
Viene utilizzato nelle scuole dell’infanzia e nella prima classe della primaria per laboratori sull’educazione al rispetto per la prevenzione di bullismo e discriminazioni.
GIRO GIROTONDO è stato scelto da Telefono Rosa Onlus per un progetto educativo patrocinato dal ministero della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla UNAR, Ufficio Nazionale Anti discriminazioni razziali. Il progetto si chiama «Un girotondo di diversità».
I nomi dei personaggi prendono spunto da reali vittime di bullismo, in Italia e all’estero. Alcune sono riuscite a superare quella sofferenza e a raccontare al mondo la loro rinascita, altre no e si sono tolte la vita, come Carolina, o come Michele; Mariam invece è stata uccisa in Inghilterra per razzismo, da un branco di bulle.
Pur ispirandosi a vicende dolorose, il libro è una storia gioiosa in cui i protagonisti condividono tempi e spazi con reciproca empatia e in allegria.
MOTIVAZIONI di Amnesty International al patrocinio:
«Amnesty International Italia sostiene Giro Girotondo per la sua capacità di celebrare, con tenerezza e umorismo, i temi della diversità, dell’empatia e dell’inclusione. Le parole di Cristina Obber accompagnate dalle bellissime illustrazioni di Silvia Vinciguerra riescono a mettere in luce i valori fondamentali dei diritti umani come il rispetto delle diversità, l’amicizia e la cooperazione, incoraggiando i più piccoli a essere orgogliosi di come sono, ognuno unico e speciale con le proprie caratteristiche e abilità».
CONTENUTI:
Nel cortile della scuola il racconto di Giorgia e Giorgio, che insieme ai loro amici si ritrovano intorno a un ulivo secolare, simbolo di pace. Come le farfalle che svolazzano loro intorno, ognuno porta con sè una differenza, fisica o attitudinale.
Quando Michele, che ha un problema ad una gamba, cade, il girotondo riprende, ma più lentamente, perché ciò che conta non è farlo di corsa, ma farlo insieme, in allegria, rispettando i tempi di tutti.
DIFFERENZE E DISABILITÀ
Ognuno di noi sa fare delle cose ma non sa farne delle altre, ognuno di noi ha abilità e disabilità. Portiamo con noi tante differenze, nel colore della pelle, nei tratti somatici, nel nostro linguaggio. Ciò che conta nello stare insieme è amare queste nostre peculiarità e rimanere uniti riconoscendo il valore primario dello stare in relazione.
Nel tenderci reciprocamente la mano siamo più felici.